domenica 18 luglio 2010

martedì 6 luglio 2010

Crossing 06








Il nuovo bang è molto interessante, l'impianto planimetrico funziona molto meglio rispetto a quello precedente e anche il distributivo va bene. Modificare alcuni particolari poichè si perde l'idea di un corpo unico, sebra un edificio sollevato con due pensiline attaccate. Il consiglio è quello di vedere il progetto di Kas Oosterhuis degli ONL "Acoustic barrier ".
Approfondire la componente bioclimatica.

NUOVO BANG















Il nuovo bang consiste nella pensilina, THE SHELTER. La pensilina, se si analizzano le componenti di una tipica stazione di servizio, è l' elemento che più di tutti caratterizza architettonicamente la stazione. Di solito però viene sempre pensata in un sistema bidimensionale con la sola funzione di copertura. Il mio bang consiste nel progettare la pensilina tridimensionalmente facendole acquistare uno spessore tale da poter accogliere tutte le funzioni definite nel programma d' uso.

Crossing 05



































Il progetto non funziona probabilmente a causa del bang. L' idea dei nanotubi seppur interessante non è poi così forte dal punto di vista spaziale e contribuisce negativamente scollegando e rendendo disarticolato il progetto. Il consiglio è quello di ripartire da un nuovo bang e rimettere in discussione tutto. Se anche il nuovo progetto non funziona si tornera al vecchio tentando di migliorarlo.

lunedì 21 giugno 2010

sabato 19 giugno 2010

Per esempio....














Progetto R&Sie(n) Francois Roche

mercoledì 9 giugno 2010

Crossing 04

Lo schema planimetrico del progetto non funziona, risulta scollegato, manca un elemento di coesione.

Lavorare utilizzando il salto di quota e la forma del lotto per creare una collina artificiale che può essere un filtro con la via Casilina oppure con gli edifici circostanti. In entrambi i casi la collina è l' elemento longitudinale che collega i vari processi che avvengono nell' area di progetto.

lunedì 7 giugno 2010

Render La Conquista del Centro
















LA CONQUISTA DEL CENTRO





Crossing 03

Creare una tavoletta in cui vengono esplicati i cicli ed i tempi. questo aiutera la comprensione del funzionamento del polo.

Ampliare il linguaggio definito dalla maglia dei nanotubi a tutte le componenti del progetto (Parcheggi, stazione bus, ecc.)

Per comporre il progetto non operare solo slittamenti parallaleli ma utilizzare anche la sovrapposizione e l' intersezione (Altrimenti non si creano mai spazi)

lunedì 10 maggio 2010

BANG


RIFERIMENTO STAZIONE












Questa stazione di rifornimento è stata realizzata dalla società SAFE s.r.l. a Vaduz nel Liechtenstein è assolutamente multifunzionale ed ha la particolarita di avere la produzione al livello superiore integrata nella consueta copertura.

martedì 27 aprile 2010

NUOVA SCACCHIERA



Scacchiera "I've heard about"

IL MIO BANG




Come nell' "Eresia" "I've heard about" dello studio R&Sie(n) in cui l' opera architettonica riprende formalmente ed espressivamente la tecnologia che costituisce la cellula generativa dell' opera stessa. Il mio BANG consiste nell' utilizzare le forme dei nanotubi di titanio come strumento di composizione espressiva del progetto.






















I'VE HEARD ABOUT














I've heard about è il titolo della mostra del gruppo R&Sie(n) tenuta nel 2005 presso il museo di arte moderna (ARC). Si tratta di un'ipotesi di città futura, la cui forma non dipenderà più da decisioni arbitrarie o dal controllo di pochi eletti, ma si auto-costituirà seguendo una propria logica interna, adattandosi alle esigenze degli abitanti.
Niente più regolamenti comunali, ma neppure niente più architetti e urbanisti. Il VIAB, una macchina capace di espellere cemento e tessere autonomamente, poco per volta, la struttura della città (il suo nome, suggerito da Bruce Sterling, nasce dall'unione dei termini Viabilità e Variabilità), diventa a questo punto il solo autore della forma urbana. La città si auto-costruisce giorno dopo giorno, ora dopo ora, con l'ausilio di queste macchine intelligenti, che scorrono lungo dei binari autogenerati, in cemento, secondo un sistema messo a punto da Behrokh Khoshnevis, ricercatore all'Università della South California. Il VIAB è formato da un corpo centrale in cui sono alloggiati dei tentacoli flessibili ed estensibili, costituiti di giunti pneumatici, che terminano con ugelli per la fuoriuscita del cemento. Ogni macchina si sposta e secerne materiale secondo le indicazioni dell'algoritmo genetico che ne determina il comportamento. L'algoritmo è aperto e può inglobare le richieste personali degli inquilini, nonché le interferenze dovute al maggiore o minore tasso di stress degli abitanti posti in prossimità. Una nanomolecola dispersa nell'aria all'interno della città per essere inalata dagli abitanti, permette infatti di scoprire il loro livello di stress e di rimandare i dati alle macchine che ne terranno conto alterando il proprio comportamento costruttivo.



Quello che mi ha colpito di questa opera, oltre che alle futuristiche ipotesi di morfogenesi urbana, è la ricerca espressiva la quale trova il suo fondamento nell' ingrandimento al microscopio elettronico di un nanoricettore. ILBANG DI QUESTA OPERA E' IL NANORICETTORE. Questa tecnologia oltre a raccogliere informazioni e letteralmente costruire la città attraverso il VIAB serve da riferimento per la forma che la nuova città dovrà avere. Il nanoricettore infatti ingrandito al microscopio è composto da una fitta rete di cavità estremamente intrecciate, se si osserva i plastici ipotetici si ritrovano esattamente queste forme.



Riferimento per il bang ..R&SIE(N)

















Ho trovato estremamente interessante il lavoro dello studio francese R&Sie(n) composto da Francois Roche e Stephanie Lavaux. Quello che costituisce uno degli aspetti della ricerca del gruppo è la volontà di affermare l'impossibilità di pensare l'architettura ancora costituita da corpi integri, puri, identificabili: opponendosi a quelle forme architettoniche che si astraggono dal veloce mutamento della società in tutte le sue manifestazioni. Lo stesso François Roche, principale artefice della sperimentazione del gruppo, afferma più volte che "l'insieme dei mondi produttivi -medico, scientifico, artistico, naturalmente sessuale- oggi deve confrontarsi con i problemi di trasformazione, di ibridazione"; ed è proprio la nozione di ibridazione, lo strumento attraverso il quale il gruppo francese elabora le sue strategie. Roche intuisce che "per elaborare le strategie base sui processi di mutazione in architettura, dobbiamo determinare una matrice, afferrare un corpo che possa assorbire 'sulla sua carne' le diverse trasformazioni successive".

Il BANG per la ricerca di Roche è da ricercare in due video uno di Charles e Ray Eames "Power of Ten", "costituito da uno zoom continuo, dal cosmo intergalattico fino alle cellule del corpo umano, fermandosi in un picnic lungo la strada in un parco di Chicago" . Il secondo videoclip di Bjork "The Hunter", realizzato da Paul White dove "l'avvolgimento zoomorfo su un volto secondo un'animazione tridimensionale associa e intreccia virtualità e reale in una combinazione ambigua , egli mostra come l'architettura non possa non tener conto di tale nuova realtà.
Il video degli Eames che mostra come la complessità delle galassie stellari sia in continuità con quella del corpo, spingerà Roche a spostare l'obiettivo delle sue riflessioni. Questo lo porterà a non prendere più in esame la contrapposizione tra locale e globale, ma, piuttosto, a porsi un nuovo interrogativo, l'etica e la genetica.

domenica 25 aprile 2010

PARTNERSHIP AL PROGETTO















POLO IDROGENO







C.I.R.P.S. Centro Interuniversitario per le ricerche e lo sviluppo.

Crossing 02

Per il programma concentrarsi di più sul tema della produzione, abbandonare la parte promozionale.

Nella scacchiera si è persa l' idea di nanotubi.

Pensare ai nanotubi non esclusivamente in direzione verticale ma anche e soprattutto in direzione orizzontale con la dimensione prevalente parallela al terreno.

martedì 20 aprile 2010